Armando Ometto In Ricordo di Armando Per quelli come noi, che hanno avuto modo di conoscerti, questa assurda tragedia avvalora la tesi che il libro della nostra vita venga scritto prima della nascita e l’ultima pagina riservi talvolta un finale improvviso ed inaspettato. La vita l’hai sempre vissuta in modo intenso e le tante cose che hai saputo fare ti hanno portato a volte a correre dei rischi, sia con la moto di grossa cilindrata sia con gli sci ai piedi o con l’attività subacquea che ti ha visto sapiente e stimato istruttore, nonchè inventore della “Alpisub”, società di alpinisti-sommozzatori. Partito dal nulla, nell’attività professionale, hai creato un’azienda con due sedi che dà lavoro a una decina di persone, e non è cosa da poco. Questo grazie al coraggio, alla tenacia e alla determinazione che ti hanno sempre contraddistinto in tutte le imprese in cui ti sei tuffato. Non amavi andare al bar a discutere di donne e motori o tantomeno di politica ma il tempo libero lo spendevi ad inventare qualcosa di costruttivo, come le eccellenti miniature che creavi. Rimane incompiuta la Ford d’epoca che stavi restaurando e rimettendo veramente a nuovo, ma non temere Armando, qualcuno questa opera la porterà a termine e siamo sicuri che da lassù un sorriso illuminerà il tuo viso. Musicista nei mitici anni 60, hai fatto parte del complesso “Formula 5” come bassista ed eri un attivo consigliere nella nostra associazione no-profit “Avanzi di Balera Ossolani”, sempre pronto a dare il tuo apporto nell’organizzazione di eventi benefici. Un grande cuore, come ricorderanno sempre le persone che ti hanno conosciuto. Un grande cuore che ora ha cessato di battere e che ci lascia un vuoto difficile da colmare. A Ornella, Francesca ed Alessandra, le donne della tua vita, un abbraccio forte forte. A loro rimarrà, crediamo, l’esempio di ciò che hai fatto su questa terra ed il ricordo di quella tua volontà di vivere la vita a 100 all’ora le sosterrà, speriamo, in questo momento difficile. Ciao Armando, I tuoi amici degli “Avanzi di Balera Ossolani”.